La Lacrima dell’Aral

AIM of the Project

Il progetto “ Lacrima dell’Aral” è costituito da un monologo (nel quale sono innestate un’azione scenica ed immagini video) che racconta le storie di due laghi tanto distanti quanto diversi tra loro (l’immenso lago Aral ed una piccola marana romana sulla Prenestina) e di uomini che pur seguendo ideologie e modelli economici opposti (il comunismo ed il capitalismo) hanno dimostrato di agire nella stessa maniera anteponendo l’interesse di pochi a quello dei molti.

Obiettivo del progetto è di sostenere la tesi che non vi è un modello economico che sia giusto o sbagliato in assoluto e che è quindi necessario, adesso più che mai, superare il dualismo Capitalismo/Comunismo ed anziché cercare di applicare integralmente solo uno di questi modelli a scapito dell’altro è più utile, integrarli e bilanciarli applicandoli di volta in volta in base alle diverse circostanze concrete, avendo l’accortezza di utilizzare sempre, come faro illuminante, il buonsenso piuttosto che l’ottusa ideologia.

Per provare che la tesi sostenuta non è solo utopia il monologo si conclude parlando di alcuni spazi occupati in autogestione che, senza neanche rendersene conto, hanno, di fatto, applicato un modello misto (capitalistico/marxista) che riesce a fornire servizi per la collettività in luoghi che altrimenti sarebbero destinati unicamente al degrado.

Le storie raccontate sono:

– quella del Lago Aral che da mare interno, esteso quanto tutta lrlanda, si è ridotto del 90% a causa dei piani economici dell’allora Unione Sovietica in base ai quali sono stati deviati i fiumi che lo alimentavano per realizzare vaste aree per la coltivazione del cotone.

– quella del laghetto che si è formato, una decina di anni fa, in un area centrale di Roma, la Prenestina, all’interno degli ex stabilimenti della Snia, a seguito del tentativo di alcuni costruttori di realizzare “abusivamente” un centro commerciale in tale area.

Tentativo fallito a causa del fatto che nel corso dei lavori di edificazione delle fondamenta è stata raggiunta, involontariamente, l’antica sorgente dell’acqua bullicante la cui acqua ha allagato il cantiere fermando i lavori risultati poi illegali.

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Aral

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